Quindi, in questo bando, incluso nel Piano di formazione e ricerca e svilupposono particolarmente apprezzati i soggiorni da realizzarsi nell’ambito di progetti di collaborazione, dottorati congiunti o dissertazioni sviluppate in regime di co-tutela tra le università navarresi e altri centri universitari e di ricerca di riconosciuto prestigio internazionale.
Tali strumenti, assegnati dal Dipartimento di Università, Innovazione e Trasformazione Digitale a complessivi 14 donne e 10 uomini, Ci sono tre concetti diversi: un importo mensile per vitto e alloggio -diverso a seconda del paese di destinazione-, un altro fino a 1.000 per le spese di trasferimento e un importo aggiuntivo di 300 euro per assistenza e assicurazione di viaggio, in modo che l’importo medio sia di circa 6.250 euro a persona.
Come ha spiegato il dirigente provinciale in una nota, Stati Uniti e Regno Unito sono emerse come le mete più scelte, rispettivamente con 6 e 4 soggiorni. Saranno seguiti da Italia e Spagna, con due in ogni Paese, mentre Australia, Argentina, Francia, Portogallo, Germania, Belgio, Svezia, Paesi Bassi, Arabia Saudita e Giappone riceveranno ciascuno un ricercatore.
In questo senso, la Direzione Generale dell’Ateneo ha sottolineato l’alto livello di tutte le domande presentate e il suo alto grado di internazionalizzazione, che favorisce lo sviluppo di attività di collaborazione con centri di fama mondiale come la Mayo Clinic, le Università di Stanford e California (Stati Uniti) della Chalmers University of Technology (Svezia).
Si possono anche realizzare progetto di ricerca gruppi finanziati da programmi internazionali di alto livello come Horizon 2020 o lo stesso governo federale degli Stati Uniti.
Per quanto riguarda la suddivisione in aree di conoscenza, vi è una grande varietà tematica, anche se predominano quelle relative alla salute, come la biomedicina o le biotecnologie. Tuttavia, sono state prese in considerazione anche altre aree, come la letteratura, le energie rinnovabili, le tecnologie tecniche e industriali, la comunicazione, l’economia o il diritto.
Con questi 24 ricercatori, sono già 78 le persone che dall’inizio della legislatura hanno beneficiato di questo programma di aiuti del governo della Navarra, confermando l’interesse per esso e gli sforzi delle università navarresi nel campo dell’internazionalizzazione, attraverso la partecipazione a varie reti e progetti di ricerca.
Allo stesso modo, il governo della Navarra mantiene il suo impegno per l’internazionalizzazione delle università e dei centri di ricerca della Comunità Autonoma.
Un aspetto che sarà ulteriormente valorizzato con l’attuazione del programma WIT cofinanziato dalla Direzione Generale Università e Fondi dell’Unione Europea, il cui obiettivo è quello di attirare in Navarra per il prossimo anno 16 ricercatori predottorali di comprovato livello.