Rendering artistico delle antenne del radiotelescopio Ska (Fonte: SKAO) (foto: Ansa)
11:25, 06 dic•ROMA 6 DIC – Un ritratto dei primi decenni di vita nell’universo ei segreti dell’energia oscura•La scrittura dell’ANSA
(ANSA) – ROMA, 6 DIC – Si può cogliere un ritratto dei primi decenni di vita nell’universo e dei segreti dell’energia oscura, che occupa oltre il 70% ma rimane un mistero, oltre ad ascoltare traccia di civiltà extraterrestri attraverso lo Ska Observatory, il più grande radiotelescopio del mondo.
Si sta appena iniziando a costruire questo promettente dispositivo, con migliaia di antenne in Sud Africa e nei paesi partner africani e un milione di antenne in Australia, anche se l’Italia è in prima linea in questa avventura, visto che l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha guidato il progetto fin dall’inizio.
Il costo stimato è di 1.300 milioni di euro solo nella prima fase di realizzazione.
L’Osservatorio Ska “è uno dei progetti più ambiziosi finora intrapresi e sono particolarmente orgogliosa di dire che questo progetto è strettamente legato all’Italia”, ha dichiarato Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca.
“E’ la prova che l’Italia ha tutte le risorse per partecipare a pieno titolo all’esplorazione spaziale da terra.
È davvero un’impresa straordinaria. Stiamo compiendo un passo fondamentale verso una più ampia comprensione delle leggi che governano l’universo. E forse anche verso l’espansione della nostra visione del mondo”, ha aggiunto.
Dall’inizio delle attività di costruzione globali nel luglio 2021, Skao ha assegnato più di 40 contratti per un valore superiore a 150 milioni di euro. Nel corso degli eventi odierni sono stati annunciati nuovi contratti per un totale di 300 milioni di euro.
L’acquisizione iniziale si è concentrata sullo sviluppo del software, l’assunzione di società di servizi professionali per supervisionare la costruzione e l’acquisto all’ingrosso dei componenti necessari.
I quattro contratti annunciati alla cerimonia ufficiale di apertura dei lavori riguardano la realizzazione di infrastrutture in Australia e Sud Africa (200 milioni) e la produzione di antenne di media e bassa frequenza (100 milioni).
Il numero totale di contratti aggiudicati finora supera i 450 milioni di euro.
L’INAF è capofila della partecipazione italiana, che comprende numerose imprese, spin-off (derivati) e università.
“Sono lieto di confermare il nostro sostegno a questo fantastico progetto, uno sforzo internazionale che ci porterà a svelare i segreti dell’Universo”, ha dichiarato il Presidente INAF Marco Tavani.
“L’Italia ha fatto parte del progetto Ska fin dall’inizio: dopo la costituzione dell’organizzazione intergovernativa e l’avvio della fase operativa, siamo finalmente giunti alla celebrazione per l’inizio della costruzione dei telescopi nei due continenti”, disse lui. aggiunto. .
È una storia iniziata 30 anni fa e che ora è finalmente arrivata a una svolta.
La prima fase dei lavori dovrebbe essere completata entro il 2028 e si prevede che astronomi e astrofisici di tutto il mondo avranno accesso all’Osservatorio di Ska nei prossimi 50 anni per rispondere a domande cruciali sui primi decenni di vita dell’universo. studiare alcuni degli oggetti più importanti dell’astrofisica, come i buchi neri, la nascita e l’evoluzione delle galassie e la natura dell’energia oscura che costituisce oltre il 70% dell’universo.
Consentirà inoltre di testare ulteriormente la teoria della relatività ed eventualmente ascoltare i segnali delle intelligenze extraterrestri con lo strumento più potente in grado di farlo. (ANSA).
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