L’annuncio è arrivato dopo un incontro tra il ministro dell’Interno italiano e Wado de Pedro a Roma.
L’Italia istituirà un gruppo di lavoro per lo studio la modalità di facilitare il trattamento della doppia cittadinanza per i residenti argentini sulla base dei loro antenati, ha riferito giovedì il ministero dell’Interno del paese europeo.
Il proprietario di quel portafoglio Luciana Lamorgeseha incontrato a Roma il suo omologo argentino, Eduardo “Wado” de Pedro, per discutere di questioni legate alla doppia cittadinanza italo-argentina.
Precisa in particolare in un comunicato che si sta studiando la questione della legalizzazione dei certificati di stato civile in formato digitale presentati dagli argentini nei comuni italiani per ottenere la cittadinanza per discendenza.
A tal fine, è stato concordato un tabella tecnica: che permette di trovare soluzioni compatibili con l’ordinamento italiano “veloce”.
De Pedro ha spiegato sui suoi social che l’obiettivo è “facilitare le procedure a quegli uomini e donne argentini con cittadinanza italiana”.
I due ministri hanno anche discusso di questioni di “comune preoccupazione” come l’emergenza umanitaria a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo.
Alla ricerca della doppia cittadinanza
La comunità italiana in Argentina è uno dei più grandi al mondo. Secondo alcune stime, alcuni 30 milioni di argentini (circa il 65% della popolazione) ha un parente di quella discendenza.
Il censimento del 2010 ha anche registrato che 147.499 persone nate in Italia vivono in Argentina.
Questo enorme rapporto di parentela lo rende possibile migliaia di argentini hanno la doppia cittadinanza – che, tra l’altro, dà accesso a un passaporto che consente di viaggiare in Italia e nell’Unione Europea senza grandi barriere – e molti dei quali continuano a chiedere l’accesso.
Uno dei principali ostacoli per chi vuole avviare il processo è che quando inizia a scoprire i documenti degli antenati nel nucleo familiare, trova informazioni limitate o nessun record dalla sua nascita in Europa.
Le domande di cittadinanza devono essere presentate al Consolato italiano corrispondente al luogo di residenza del richiedente, in qualsiasi Paese del mondo in cui risieda.
La procedura di richiesta della cittadinanza italiana è: gratuito e può essere presentata da chiunque senza intermediari.
I documenti che devi fornire per avviare il processo sono i certificati di nascita, matrimonio e morte (se applicabile), sia dall’antenato che da ciascuno dei suoi discendenti fino al raggiungimento della domanda di cittadinanza.
È importante sottolinearlo Senza questi record, il processo non può essere avviato.. Oltre a questi documenti deve essere presentata la dichiarazione di non naturalizzazione del familiare italiano.
Fonte: EFE