Il sottosegretario alla pesca e all’acquacoltura della nazione, Carlos Liberman, ha sottolineato il riconoscimento da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) del lavoro dello Stato argentino all’interno della Zona Economica Esclusiva (ZEE), partecipando all’inaugurazione della 35a Sessione della Commissione FAO per la pesca, che si svolgerà dal 5 al 9 settembre nella città di Roma, in Italia.
Liberman ha affermato che “le risorse argentine sono gestite con una visione globale. Le nostre specie principali, così come il mare argentino, sono in condizioni sane e la produzione continuerà a crescere in futuro, di pari passo con la ricerca sostenibile, le politiche scientifiche e tecnologiche. produzione.
D’altra parte, il Segretario di Stato ha sottolineato che “con l’Acquacoltura c’è un’aggiunta nella produzione di proteine acquatiche per il consumo, oltre a una grande opportunità per sviluppare più valuta estera, posti di lavoro e cibo di qualità. Insieme potremmo parlare in pochi minuti anni per oltre 4.000 milioni di dollari l’anno e più di 150.000 posti di lavoro diretti e indiretti”.
Liberman ha parlato dei gamberetti come esempio di progettazione di una politica di sostenibilità delle risorse e ha indicato che la biomassa “è cresciuta enormemente”. Allo stesso modo, ha sottolineato lo sviluppo e la promozione di prodotti a valore aggiunto e completamente trasformati nel Paese. Ciò dimostra che attraverso politiche di incentivazione con meccanismi di beneficio nelle tariffe all’esportazione, un settore può anche essere incoraggiato a generare più occupazione e valore a livello locale.
L’incontro intende esaminare la possibilità di istituire un sottocomitato per la gestione della pesca a sostegno del dialogo sulla governance e sulle soluzioni gestionali per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse alieutiche. Allo stesso modo, possono essere sviluppate linee guida per l’acquacoltura e la pesca sostenibile.
In merito al processo di miglioramento metodologico per la misurazione dello stato delle risorse, che mira a conoscere con maggiore certezza i progressi compiuti verso una sostenibilità globale al 100%, la Segreteria di Stato ha affermato che “gli indicatori citati non rendono giustizia ai reali sforzi di contrasto all’illegalità, pesca non dichiarata e non regolamentata (INN), e ha suggerito di “approfondire le analisi all’interno di ciascuna area FAO, segmentando ed enfatizzando le diagnosi per sottozona e zona”.
In tal senso, ha auspicato “una differenziazione degli ambiti attorno alla lotta alla pesca illegale”, in quanto attualmente “aree enormi, eterogenee e soggette a diversi regimi giuridici, il che impedisce di formulare diagnosi accurate che indichino quali aspetti dovrebbero essere affrontati. migliorato e quali sono gli sforzi compiuti da ciascuno Stato, come nel caso argentino per la zona 41”.
Infine, Liberman si aspettava che l’Argentina sostenesse l’iniziativa della Nuova Zelanda di far cooperare la FAO con l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) per l’effettiva attuazione dell’accordo proposto.