Le autorità delle compagnie statali di idrocarburi di Cina e Algeria hanno firmato un accordo per produrre 25 anni di petrolio, rinnovare diverse unità di estrazione del gas e costruire nuovi pozzi in una città dell’Algeria orientale, nel Nord Africa.
Lo ha riferito sabato l’agenzia di stampa Europapress, affermandolo la società algerina Sonatrach e la cinese Sinopec Oil & Gas Limited (SOOGL), hanno annunciato l’accordo per lo sfruttamento di idrocarburi per un valore di oltre 450 milioni di euro (490 milioni di dollari).
Il ministro dell’Energia algerino Mohamed Arkab ha assistito all’atto in cui il vicepresidente di Sonatrach Mohamed Slimani e il direttore generale di SOOGL Wu Xiuli hanno firmato il contratto per la produzione di quasi 95 milioni di barili di petrolio greggio nello stato algerino, villaggio industriale di Zarzaitine.
Arkab lo ha sostenuto “Il rinnovo delle riserve di idrocarburi richiede un’ulteriore intensificazione degli sforzi di ricerca ed esplorazione, attraverso il ricorso a partnership internazionali, anche cinesi, per permetterci di sfruttare le moderne tecnologie e tecniche utilizzate in questo campo, eliminando rischi e costi. essere condivisi” .
L’annuncio è arrivato mentre l’Algeria sta intensificando le sue relazioni con l’Italia, dalla quale è separata di pochi chilometri dal Mar Mediterraneo, per aumentare del 50 per cento la sua fornitura di gas naturale.
Sonatrach e anche l’Eni italiana Negli ultimi mesi hanno rafforzato la loro cooperazione con esplorazioni congiunte che porterebbero a un aumento del flusso verso l’Italia.
“Quando la produzione aumenterà, possiamo consegnarla in Italia, che la spedirà nel resto d’Europa”Lo ha detto il presidente algerino Abdelmayid Tebune in dichiarazioni all’agenzia italiana AdnKronos.