Una dozzina di bare indugiarono a seguito del crollo di una volta di quattro piani nel più antico cimitero di Napoli, Italia. È la seconda volta quest’anno che si verifica un tale crollo al cimitero.
Felice, non c’erano visitatori al cimitero quando la struttura è crollata. Al momento, secondo il portale Lo spagnolo, le autorità hanno sigillato il luogo per procedere all’apertura di un’inchiesta sui motivi che hanno portato al crollo dell’edificio marmoreo soprannominato “Resurrezione”.
L’incidente è stato generalmente attribuito al cattiva gestione dei cimiteri nella città del sud Italia, in questo caso in particolare il cimitero, situato nel quartiere Poggioreale di Napoli, sin non sono state apportate modifiche o ristrutturazioni preventiva o di sicurezza dopo la prima frana avvenuta il 5 gennaio.
Decine di bare galleggiano nel mare italiano a causa di una frana
“Come amministrazione, ci occupiamo di tutte le procedure necessarie”, ha detto alla stampa italiana. Vincenzo Santagada, assessore di Napoli e responsabile dei cimiteri della città. “Il crollo è stato preceduto da un’esplosione e da una densa nuvola di polvere”, ha spiegato.
D’altra parte, i parenti dei morti le cui bare sono state scoperte hanno eseguito a protesta questo martedì per chiedere una soluzione e prevenire futuri smottamenti.
AS./fl
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