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Nonostante siano state create strutture di ascolto delle vittime, il tema dei reati sessuali è ancora largamente tabù in Italia ed è molto difficile sensibilizzare per realizzare una rivoluzione culturale. Non sembra che un lavoro come quello della Commissione Indipendente sugli Abusi nella Chiesa (ICAC) sarà svolto in Francia.
Con Éric Sénanque, corrispondente di RFI a Roma
Francesco Zanardi, che da bambino è stato maltrattato da un prete, è presidente della rete L’Abuso, la principale associazione di vittime di preti pedofili in Italia. Ha letto attentamente le conclusioni del comitato Sauvé, ma crede che ci sia ancora molto lavoro da fare per cambiarlo.
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“In Italia stiamo ancora aspettando una commissione per indagare sulla chiesa”, dice. “L’Italia è davvero uno dei paesi in ritardo quando si tratta di agire, ma probabilmente è perché abbiamo il Vaticano in casa!”, dice. Francesco deplora la mancanza di volontà della Chiesa cattolica italiana di affrontare efficacemente il dramma dei crimini di pederastia.
‘Non partiamo dalla stessa base’
Per lo storico della Chiesa Massimo Faggioli, affrontare la dolorosa questione degli scandali sessuali nella Chiesa, come ha fatto la Francia, è tutt’altro che un dato di fatto, perché la società italiana non è ancora pronta per questo. “Un comitato come la ‘Commissione Sauvé’ è difficile da immaginare in Italia. Non partiamo dalle stesse basi. Il primo esempio è la mancanza di coraggio dei media per condurre indagini approfondite, il secondo è anche la mancanza di coraggio da parte dei politici, della magistratura e della polizia, che in Italia sono sempre stati restii ad affrontare casi di abuso”, dice.
Tuttavia, la Chiesa italiana non sta ferma. In molte diocesi è stata costituita una rete nazionale di unità di ascolto e due anni fa la Conferenza episcopale ha pubblicato delle “linee guida” per combattere il flagello degli abusi sessuali. Ma siamo lontani dall’avere una commissione come quella francese, al di fuori del mondo ecclesiastico, capace di smascherare decenni di soprusi e sofferenze.