Francesco scrive la prefazione al libro “La Chiesa nel mondo digitale”, di Fabio Bolzetta, presidente dell’Associazione Italiana Webmaster Cattolici (WeCa), e parla dell’importanza di una formazione adeguata per lavorare con i media digitali all’interno della Chiesa, anche a causa dei “rischi associati all’utilizzo di questi strumenti”.
Andressa Collet – Notizie Vaticano
Come vivi “La Chiesa nel mondo digitale”? (traduzione libera de “La Chiesa nel Digitale”) di Fabio Bolzetta, editore e presidente dell’Associazione Italiana Webmaster Cattolici (WeCa), presenta strumenti e proposte per svelare questo percorso in un libro prodotto dalla casa editrice Tau e con l’impulso di Papa Francesco, che ha scritto la prefazione all’opera, la prima guida pratica di Internet per i cattolici.
L’opera in lingua italiana, rivolta a parroci, sacerdoti, religiosi, seminaristi e laici che operano nel settore della comunicazione, riporta il lettore al periodo cruciale della pandemia di Covid-19, come ricorda il Papa all’inizio della prefazione, un periodo che “ci ha fatto capire quanto possano essere utili strumenti tecnologici e social network”.
Lo abbiamo visto durante i periodi di reclusione, quando non era più possibile incontrarsi, celebrare insieme l’Eucaristia, essere vicini ai nostri cari ammalati, unirsi in preghiera con un parente o un amico che ci ha lasciato. È come se tutto ciò che davamo per scontato ci fosse stato tolto e ci mettesse di fronte alla nostra costitutiva vulnerabilità.
Poi, nella prefazione, il Papa cita i sacerdoti che “con creatività”, “hanno fatto buon uso della tecnologia e dei social network” per mantenere i fedeli in contatto con la Parola di Dio, offrendo loro la possibilità di assistere alla Messa o anche coinvolgendo loro in beneficenza. “Errori ed eccessi” non sono mancati, nota Francisco, “ma quando questi sforzi si sono concentrati sul messaggio da comunicare, non sul ruolo del comunicatore, dobbiamo riconoscere che sono stati utili”.
Questi anni sono stati una fase “sicuramente eccezionale”, dice il Papa nel testo, “soprattutto per l’esperienza della messa in onda delle celebrazioni”.
L’incontro virtuale non sostituisce e non potrà mai sostituire l’incontro faccia a faccia. Essere fisicamente presenti allo spezzare del pane eucaristico e del pane della carità, guardarsi negli occhi, abbracciarsi, servire Gesù fianco a fianco tra le braccia, stringere la mano ai malati, sono esperienze che appartengono alla nostra esperienza e che nessuna tecnologia o social network può sostituirlo.
Media digitali: l’importanza della formazione
Un’esperienza di crescita costante che ora deve essere «accompagnata da una nuova coscienza», avverte il Papa. Attraverso una selezione di video dell’Associazione Weca dedicati ai sacerdoti e prodotti negli ultimi due anni di emergenze sanitarie, il libro si propone di fornire un adeguato supporto alla formazione:
C’è davvero molto da fare per imparare ad ascoltare; e per coinvolgere e formare giovani, nativi digitali, per rilanciare i siti web delle parrocchie. Il web e i social network possono essere abitati da chi testimonia la bellezza della fede cristiana, da chi presenta storie vissute di fede e di carità, da chi trasmette la straordinaria novità del Vangelo nel linguaggio di oggi, e da chi che brillano come gli apostoli e i discepoli impararono da Gesù.
Il contributo di questo libro, aggiunge il Papa, è di grande valore per sensibilizzare, soprattutto tra i più giovani, il miglior uso dello spazio virtuale che non dovrebbe sostituire “i nostri rapporti sociali di carne e sangue”, ma dovrebbe aiutare.
Sappiamo, perché l’abbiamo sperimentato, che solo un incontro personale e non anonimo con Gesù cambia la vita. Sappiamo, perché è la nostra esperienza quotidiana, che l’amore va coltivato visitando, ascoltando e convivendo quotidianamente. Sappiamo che il virtuale non potrà mai sostituire la bellezza degli incontri faccia a faccia. Ma il mondo digitale è abitato e deve essere abitato dai cristiani. Perché anche il web, area dove a volte sembra prevalere la voce più alta e la contaminazione delle fake news, può diventare uno spazio di incontro e di ascolto.
Presentazione del libro
Il libro “La Chiesa nel mondo digitale: strumenti e proposte” è stato presentato lunedì mattina 20 nella Sala Marconi di Palazzo Pio, sede della redazione di Radio Vaticana/Notizie Vaticane a Roma. L’autore, Fabio Bolzetta; Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per le Comunicazioni; Suor Alessandra Smerilli, Segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; padre Paolo Padrini, parroco della Diocesi di Tortona e autore dell’applicazione “iBreviary”; nonché Vincenzo Corrado, Direttore dell’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Nato dall’esperienza di 150 video tutorial dell’Associazione Italiana Webmaster Cattolici, l’opera offre un percorso in quattro fasi all’esperienza di una Chiesa che è presente nel mondo anche digitalmente. Il libro fornisce risposte pratiche su come creare un sito web parrocchiale e come utilizzare i social media per il lavoro pastorale. La copertina del libro è “interattiva” perché ha un QR code che accompagna la lettura e la arricchisce di contributi multimediali costantemente aggiornati.