il luogotenente governatore Antonio Marocco ha preso parte all’atto per il 76° anniversario della Repubblica Italiana, svoltosi ai piedi del monumento al generale José de San Martín, insieme al Vice Console Onorario Serafina Russo e ai membri della comunità.
Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana in commemorazione del referendum popolare del 1946, in cui il popolo scelse la forma repubblicana di governo a suffragio universale.
“Stiamo commemorando un altro anniversario della Repubblica Italiana, una bella tradizione”, ha detto il Marocco. “Questi atti servono a ricordare quella storia, che l’Italia ha donato al mondo e alla civiltà. Molti italiani sono venuti nel nostro Paese e hanno contribuito a costruire l’Argentina, la sua cultura e il suo lavoro”, ha concluso.
Questa mattina autorità provinciali e comunali, membri della comunità italiana di Salta, studenti e vicini in genere si sono radunati nel Parco San Martín nel capoluogo di Salta, ai piedi del monumento che evoca il Liberatore.
Durante l’atto formale, il vice governatore del Marocco e le autorità comunali hanno innalzato il Padiglione nazionale argentino, mentre i membri della comunità italiana a Salta hanno fatto lo stesso con la bandiera del Paese europeo.
Poi, sotto gli accordi della banda musicale comunale “25 maggio”, sono stati cantati i versi dell’inno nazionale argentino e dell’inno nazionale italiano. Subito dopo, la comunità italiana depose un’offerta floreale ai piedi del monumento a San Martín in riconoscimento della sua figura. I comuni hanno fatto lo stesso e quindi commemorano la data richiamata.
Poi è stato letto il messaggio del governatore Gustavo Saenzo, che ha ringraziato i partecipanti per il loro contributo alla comunità di Salta e ha salutato il popolo italiano per la loro giornata. Hanno tenuto un discorso anche il vice console Russo e la professoressa Ana María Bauque de Clerico.
L’evento ha visto anche la partecipazione degli studenti della Scuola bilingue Italo Argentino Dante Alighieri, che hanno eseguito una drammatizzazione del Referendum del 1946. Inoltre, al termine della manifestazione, i giovani hanno letto la poesia “Buoncumpleanno Italia”.