L’implicazione della politica monetaria degli Stati Uniti per aumentare i tassi di interesse è stata quella di rivalutare il dollaro, cioè di svalutare il resto delle valute, incluso il peso colombiano, che è stato scambiato a $ 5.090 il 4 novembre. Avremo maggiore inflazione e impoverimento nazionale, non solo di fronte ai beni esteri, ma anche nel potere d’acquisto dei beni nazionali.
Allo stesso tempo, l’amministrazione Biden ha effettuato un importante aggiustamento fiscale che ha ridotto il suo disavanzo pubblico. Le due misure – aumento del costo dei prestiti e riduzione dello stimolo fiscale – rallenteranno la crescita non solo dell’economia, ma del mondo intero. La Colombia è anche afflitta da un’inflazione a due cifre e queste misure esterne ostacoleranno la crescita, cosa che il governo non sembra capire.
In effetti, il presidente Petro, che ha sempre mostrato un orientamento protezionista, piuttosto che adottare misure espansive e promozionali, è stato Michicato. Ha annunciato tariffe del 40% sull’abbigliamento nel tentativo di orientare la domanda interna per i produttori di abbigliamento nazionali. Ne risulterà un corralito in cui i produttori tessili e di abbigliamento nazionali potranno aumentare i propri prezzi riducendo la concorrenza. Un’altra conseguenza inaspettata è che il segnale del mercato favorirà il contrabbando, aumentando la redditività rispetto agli importatori legali di queste merci.
La concorrenza costringe tutte le aziende ad essere più efficienti ea ridurre i propri costi; la sua restrizione contenuta nella tariffa, se estesa ad altri settori, ridurrà la pressione sulle aziende colombiane per essere più produttive. Quindi le persone attente alla moda avranno meno opzioni rispetto a un’azienda che si sente a proprio agio in un mercato chiuso. Né sarà possibile collocare un doganiere in ogni magazzino per verificare che non ricorrano al contrabbando secondo le preferenze dei propri clienti.
Il presidente è convinto che la tutela sia la via della crescita economica, quando la teoria economica mostra che la crescita è il risultato di una maggiore produttività, cioè del miglior uso di manodopera, macchine e materie prime. Così gli sussurrava all’orecchio Mariana Mazzucato, prestigiosa economista italiana, e che lui non ascoltava: lo Stato deve essere un attore fondamentale per aumentare la produttività attraverso la ricerca scientifica e tecnologica fornita dai settori produttivi applicati. Non ho visto alcuna azione da parte dell’amministrazione Petro per investire di più nei progetti scientifici e tecnologici che hanno in mente i pochi scienziati colombiani che vivono in povertà nelle loro università e laboratori. Al contrario, il budget per la scienza e la tecnologia per il 2023 aumenterà nominalmente dell’8,8%. Tenendo conto dell’inflazione di quest’anno, la riduzione è del 20% reale.
Il governo è vincolato da un pesante disavanzo di bilancio scoperto il 7 agosto, ma se riuscirà a ridurlo con la riforma fiscale recentemente approvata dal Congresso, avrà risorse che applicherà alle sue priorità, compreso lo sviluppo della scienza e della tecnologia nel paese. Per farlo, deve creare istituzioni e missioni che contribuiscano a questo, ma con investimenti di miliardi di pesos e non di pochi centesimi. Giusto Mariana?