“La tecnologia è qui e noi siamo pronti”, ha affermato Billy Berlusconi, fondatore di Igoodi, una fabbrica italiana di avatar fondata nel 2015. L’azienda conta oggi 21 dipendenti. L’obiettivo di Igoodi è raccogliere le sfide dell’industria della moda, in particolare dei segmenti “tailor made”. Anche l’e-commerce, la prototipazione 3D e le sfilate di moda nel metaverso sono nella sua lista come aree in cui l’avatar di Igoodi potrebbe tornare utile. Questi avatar, fedeli riproduzioni digitali delle persone, sono una vera versione “intelligente” di noi stessi o un “gemello virtuale” che ci accompagna nella vita di tutti i giorni per aiutarci.
La “Avacollection”: collezioni virtuali progettate e realizzate nel corpo virtuale
Invece di andare dal sarto a farci un abito su misura, possiamo “inviare” il nostro avatar. Invece di prendere le misure per ordinare una giacca online, possiamo provarla nell’avatar. La piattaforma sviluppata da Igoodi sostanzialmente ci dice se il capo si adatta al nostro corpo e ci consiglia la taglia giusta, individuando ogni punto critico. E se vogliamo, possiamo anche diventare una modella e camminare nel metaverso sulle passerelle digitali di Parigi, Milano e New York.
Igoodi è una fabbrica di avatar italiana fondata nel 2015
La differenza dagli avatar di Second Life dei primi anni 2000, concepiti come nostri alter ego e protagonisti di un’altra vita da consumare interamente online, è lo scopo e la funzionalità di queste anime gemelle 3D. Sono completamente identici a noi e mostrano tutte le nostre misure dal polso alle ascelle, dalla caviglia alle spalle, dal gomito al polso, passando per la vita e il ginocchio. “Questi avatar sono corpi intelligenti, con le nostre misurazioni accurate misurazioni antropometriche, precedentemente riservate a medicina, fitness, moda o istruzione. Possono essere utilizzati per creare parentesi graffe 3D o per progettare stampi personalizzati in remoto”, afferma il fondatore di Igoodi.
Questi avatar sono corpi intelligenti, con le nostre dimensioni antropometriche.
Nonostante la pandemia di Covid-19 abbia dato una spinta significativa alla digitalizzazione, poche aziende di moda sono attualmente in grado di costruire appieno le capacità di questi avatar e sono ancora molte le variabili che influenzano lo sviluppo della cosiddetta ‘economia avatar’. può influenzare. “.”. La capacità di coniugare design e tecnologie avanzate per valorizzare la particolarità di ogni individuo e offrire loro una versione perfetta di sé all’interno dell’universo dei servizi digitali è ancora agli albori.
Come funziona?
Per avere il tuo avatar devi fissare un appuntamento in uno dei due showroom italiani: a Milano, in via Negri, oppure a Torino, al Lingotto, nel palazzo Green Pea, un green retail park dedicato a questo tema. La scansione costa 69 euro.
Una volta in showroom, i clienti scaricano il QR code che dà accesso alla “porta”, una sorta di capsula gigante che altro non è che un’innovativa cabina di scansione automatizzata caratterizzata da una tecnologia tra le più avanzate del settore. esegue una scansione completa a 360 gradi della persona in pochi secondi e con la massima precisione. Una volta dentro l’abitacolo, bisogna spogliarsi e indossare un’apposita tuta attillata, fornita da Igoodi, e poi stare al centro in modo che le 128 telecamere possano catturare tutte le misure del corpo. Gli avatar Igoodi sono progettati per sostituire completamente la presenza fisica di una persona in un’ampia varietà di contesti digitali. Per raggiungere questo obiettivo, la copia fotogrammetrica 3D virtuale del soggetto presenta anche un corpo intelligente.
Entro 72 ore al massimo, l’avatar sarà pronto nell’applicazione con un set di dati con tutte le misure del corpo e la tabella delle taglie corrispondente; anche l’indice di benessere con le percentuali di massa grassa e magra; la descrizione della forma del corpo ei suggerimenti di stile riguardanti l’abbigliamento che potrebbero favorire le caratteristiche della persona. Da quel momento in poi sarà possibile iniziare ad utilizzarlo per alcune delle funzioni sopra descritte oppure per acquistare prodotti nell’applicazione e-commerce dedicata agli avatar.
Con l’avatar è possibile acquistare il capo perfetto ed evitare resi
“In questo modo è possibile acquistare il capo perfetto, evitare resi e proteggere il pianeta”, ha detto Berlusconi, nipote dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e figlio di suo fratello Paolo. Inoltre, la prototipazione digitale nei modelli di avatar può fornire un concreto beneficio ambientale in termini di risparmio di tempo, materiale ed energia. “I giovani talenti di oggi utilizzano sempre più prototipi digitali”, afferma Berlusconi.
“Il mondo della moda diventerà sempre più sostenibile e futuristico: la prima settimana della moda nel metaverso ne è la prova”, ha affermato il fondatore di Igoodi.
Il mercato globale della moda sostenibile raggiungerà gli 8,5 miliardi di dollari entro il 2023
Secondo Sustainable Magazine, il mercato globale della moda sostenibile raggiungerà un valore di mercato di 8,5 miliardi di dollari entro il 2023 (+7% rispetto al 2020) grazie all’uso e alla disponibilità di materiali innovativi e all’introduzione di nuove tecnologie.
Questa cifra salirà a 9,8 miliardi nei prossimi tre anni e salirà a 15,2 miliardi entro il 2030 con un tasso di crescita annuale del 9,1%. Pertanto, ci sarà sempre più spazio per le “avacollection”, ovvero collezioni virtuali disegnate e realizzate su corpi virtuali e indossate da modelli avatar che camminano sulle passerelle del metaverso. Si tratta di un approccio innovativo per l’industria della moda che potrebbe ridurre le emissioni di CO2 del 97% per ogni capo prodotto.
L’obiettivo è creare pezzi digitali unici, riducendo sprechi e consumi, sia nella fase di produzione dei marchi che negli acquisti da parte del consumatore finale. Quest’ultimo, infatti, ha la possibilità di scegliere e acquistare a distanza abiti e accessori, adattandoli perfettamente alle loro dimensioni fisiche e riducendo così notevolmente il rischio di resi. Tuttavia, molte aziende di moda non hanno ancora finito e devono ancora ripensare il loro approccio alla produzione e vendita di vestiti online. “I grandi gruppi internazionali sono certamente in testa”, ha osservato Berlusconi. Dopotutto, si impegnano a proteggere il pianeta e questa tecnologia sta aiutando a fare grandi passi avanti in quella direzione.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato su FashionUnited.it e successivamente tradotto dall’inglese allo spagnolo e curato da Cynthia Ijelman.