Il consorzio di supercalcolo dell’Unione Europea ha scelto il Barcelona Supercomputing Center – National Supercomputing Center (BSC-CNS) come uno dei sei centri che ospiteranno uno dei primi computer quantistici entro il 2023, con un investimento di 12,5 milioni di euro.
La Spagna è uno dei sei paesi europei selezionati dal consorzio di supercalcolo dell’Unione Europea (UE), la European High Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC JU), per ospitare e far funzionare i primi computer quantistici EuroHPC, saranno installati supercomputer costruiti sul BSC. -CNS e sarà integrato nel supercomputer MareNostrum 5, che è uno dei più potenti d’Europa.
Come riportato dal BSC, il nuovo computer quantistico da installare a Barcellona avrà il potenziale per aumentare significativamente l’impatto della ricerca e dell’innovazione consentendo soluzioni che superano le capacità degli attuali supercomputer.
L’investimento, nel caso della Spagna, ammonterà a 12,5 milioni di euro, cofinanziati al 50% dall’Ue e dal Segretario di Stato per la Digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale (SEDIA), ente dipendente dal Ministero dell’Economia e della Trasformazione Digitale.
Questa pietra miliare è uno dei primi risultati del programma QuantumSpain, avviato nel 2021 dal governo attraverso il Segretario di Stato per la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale (SEDIA) e coordinato dalla rete spagnola di supercalcolo (RES).
Il programma promuove l’ecosistema nazionale del Quantum Computing e mira a rafforzare il suo ruolo in Europa e ad attrarre investimenti.
“Questa nuova infrastruttura che integrerà il calcolo quantistico con MareNostrum 5 ci consentirà di avanzare in molteplici applicazioni accademiche e il BSC di svolgere un ruolo decisivo in Europa in queste nuove tecnologie che faranno parte della società del futuro, oltre a rafforzando il ruolo del BSC come uno dei leader del supercalcolo in Europa”, ha sottolineato il direttore del BSC-CNS, Mateo Valero.
La nuova rete europea di calcolo quantistico sarà disponibile nella seconda metà del 2023, principalmente per scopi di ricerca e sviluppo, per un’ampia gamma di utenti, come comunità scientifiche, industria e settore pubblico.
Secondo Valero, l’infrastruttura avvicinerà l’Europa ai suoi obiettivi digitali per questo decennio, in cui l’UE mira a essere all’avanguardia nelle capacità quantistiche, basandosi sui programmi nazionali già lanciati, come QuantumSpain in Spagna.
Oltre alla Spagna, gli altri cinque paesi selezionati dall’EuroHPC JU sono Germania, Repubblica Ceca, Francia, Italia e Polonia.
I nuovi computer quantistici saranno integrati nei supercomputer esistenti nelle rispettive strutture, creando un’ampia rete europea che garantisce agli utenti l’accesso a diverse tecnologie e architetture quantistiche.
Il BSC, come il resto delle strutture europee selezionate, sarà responsabile del funzionamento del nuovo computer quantistico per conto dell’EuroHPC JU.
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APPLICAZIONI QUANTISTICHE
Secondo Valero, i nuovi computer quantistici soddisferanno la crescente domanda di risorse di calcolo quantistico e potenziali nuovi servizi per l’industria e la ricerca europea e aggiungeranno nuove capacità alla rete europea di supercalcolo.
Ci si aspetta che siano in grado di risolvere più rapidamente problemi complessi legati alla salute, ai cambiamenti climatici, alla logistica o al consumo di energia.
Tra le potenziali applicazioni del calcolo quantistico vi sono l’ottimizzazione dei flussi di traffico e problemi numerici fondamentali in chimica e fisica per lo sviluppo di nuovi farmaci e materiali.
Si tratta di un’iniziativa puramente europea, in quanto i nuovi computer quantistici saranno costituiti interamente da hardware e software sviluppati in Europa, utilizzando la tecnologia europea finanziata dall’UE o attraverso programmi di ricerca nazionali e investimenti privati.