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Il giudice federale Julián Ercolni lunedì ha autorizzato l’ex presidente Mauricio Macri a recarsi in Italia, Spagna, Qatar e Stati Uniti dal 25 marzo al 9 aprile, rispondendo favorevolmente a una nuova richiesta della sua difesa nel caso in cui è perseguito. Perseguito per presunto spionaggio illegale dei parenti delle persone uccise nell’affondamento del sottomarino ARA San Juan.
A Macri era già stato concesso il permesso di lasciare il Paese per recarsi in Uruguay e Miami, negli Stati Uniti, e ora si è aggiunta questa nuova richiesta del suo avvocato Pablo Lanusse e che il giudice del caso ha acconsentito, riferiscono fonti giudiziarie a Télam.
Nell’ordine, Lanusse aveva chiesto che il suo destino fosse tenuto “riservato” per non “sopraffare” la sua “intimità e privacy”.qualcosa che la causa era contro i parenti dei membri dell’equipaggio morti sull’ARA San Juan.
I dettagli del viaggio che era già stato approvato sono stati riportati “per iscritto e separatamente”, ha spiegato l’avvocato dell’ex presidente, chiedendo “un processo riservato per evitare di essere sopraffatti, come in passato in questo caso”. privacy che Mauricio Macri tutela come motivata distrazione dal giusto processo, dalla difesa in giudizio e dallo stato di innocenza”.
Di fronte a tale affermazione, la denuncia della famiglia, rappresentata dall’avvocato Valeria Carreras, si è opposta alla “procedura riservata” di stanno “falsificando la presunta “tutela della loro privacy” e per aver privato questa causa di un adeguato controllo”.
“Per tale motivo, in caso di mancata disposizione di un’udienza all’interno della causa con accesso a tutte le parti, ci riserviamo azioni per contrastare quest’ultima affermazione, temendo il pericolo di sfuggire all’imputato Macri”, ha concluso l’avvocato.